In Sri Lanka, a Kandy in particolare, la danza al suono dei tamburi è una delle arti più caratteristiche. In origine le danze erano parte di una cerimonia di un’intera notte, dedicata al dio Kohomba, dal complesso rituale con più di 50 danzatori.

I regnanti di Kandy promuovevano fortemente tale tradizione che progressivamente crebbe tanto a livello spettacolare da essere adottata in diverse cerimonie religiose locali: in effetti molti templi intorno a Kandy hanno un padiglione colonnato- digge- dedicato a spettacoli e prove di danzatori e suonatori.

A Kandy è quindi possibile assistere a spettacoli di danze tradizionali Kandyane che, come nel caso cui si riferiscono le immagini, presentano anche danze flolcloristiche tipiche del sud dello Sri Lanka. Tutti i tipi di danza sono accompagnati da suonatori di tamburi.

Il tamburo tradizionale si chiama geta bera, ha due superfici ed è portato a tracolla e percosso con le mani; è lungo poco meno di 70 cm ed è fatto con due pelli di tipo diverso per poter creare suoni contrastanti. Il tamburo duale è leggermente più corto e si suona da un lato con una bacchetta e con la mano dall’altro. C’è poi il tammettana bera formato da due piccoli tamburi che si suonano con due bacchette. Spesso i tamburi sono accompagnati dal suono di una specie di oboe (horanava). I suonatori tradizionalmente vestono con un sarong, una grande fascia di seta rossa alla vita e un turbante bianco.

Le danze vengono introdotte da un ballerino che emette un suono attraverso una conchiglia quale invocazione tradizionale iniziale, mentre il suono dei tamburi è parte integrante del rituale. Quindi alcune danzatrici fingono di portare lampade per un’offerta (puja).

La danza dei demoni è una danza tipica del sud, ha una funzione esorcista in quanto è diffusa nel Paese la credenza che malattie e disturbi siano creati dai demoni; esistono diversi gruppi di demoni e ciascuno, rappresentato con la sua maschera, è responsabile di una specifica malattia.

Ancora oggi le danze dei demoni vengono occasionalmente eseguite in villaggi rurali.

Una delle danze più spettacolari è la ves, considerata sacra al dio Kohomba: i ballerini, ad una precisa gestualità delle mani, accoppiano acrobazie e capriole.

Un’altra danza tipica del sud è il Raban (tamburello). I raban vengono legati alle dita o tenuti in equilibrio su bastoni.

Ballerini particolarmente abili riescono a tenere in equilibrio, usando varie parti del corpo, anche otto raban simultaneamente. Anche la danza del raccolto (kulu) è una danza folcloristica del sud.

Nel ves natuma il tradizionale abbigliamento dei danzatori Kandyani prevede ornamenti che con il loro “splendore” simboleggiano i raggi del sole.

Per questa danza sono necessari anni di rigorosa formazione.

Infine la danza del fuoco: ha delle origini legate al Ramayana, attraverso questa danza si cerca la benedizione divina di Katharagama e Pattini. Una versione particolarmente suggestiva è eseguita a Bali.
