In un primo tempo avevo intenzione di creare un blog che mi permettesse di comunicare alla famiglia e agli amici le emozioni di un viaggio, prevalentemente attraverso la pubblicazione di alcune immagini.
Successivamente, riguardando le foto scattate in quasi cinquanta anni di viaggi, ho pensato di realizzare questo sito per condividerne alcune degli anni passati lasciandomi comunque la possibilità di raccontare per immagini i viaggi futuri nel blog connesso.
In realtà, affinché nella mente di un ipotetico osservatore si fondano la geografia e la storia di un luogo, le immagini non sono sufficienti; ad esempio potrebbero contribuire a ciò anche i suoni o gli odori, ma, soprattutto, è necessario essere consapevoli che, anche se le immagini possono far corrispondere a quelle terre dei visi specifici, non possono far corrispondere a quei visi dei pensieri. Per avvicinare i pensieri, al di là del contatto diretto, sono necessarie ben altre conoscenze per la cui acquisizione le immagini possono solo contribuire a incuriosire e a stimolare.
Nello stesso tempo, però, si può provare a raccontare con la fotografia delle storie radicate in quella società o in quel territorio proprio perché oltre le immagini ci sono le persone con i loro problemi quotidiani, la loro cultura, le loro relazioni: qualora la fotografia riesca a stabilire una sorta di comunicazione tra persone di culture e luoghi diversi si é certamente conseguito un risultato rilevante.
E allora vi sono immagini di luoghi dei grandi spazi dove è la natura a dominare, o luoghi dove l’uomo ha plasmato il paesaggio per la sua utilità in piena armonia con la natura stessa, o altri in cui ha lasciato tracce importanti che aiutano a comprendere la storia della civiltà.
Nel sito infine vi sono anche vecchie immagini che hanno fissato situazioni che si sono radicalmente modificate nel corso degli anni come, ad esempio, il mercato galleggiante di Damner Saduak in Thailandia, i vivaci mercati dello Yunnan degli anni 80 in cui i contadini vendevano il surplus di produzione rispetto a quella stabilita dalle regole statali, i pescatori del lago Patzcuaro con le loro reti a farfalla, la danzatrice bambina di barong.