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Nella parte sud dell’isola vi è una piccola cittadina costiera, Ambalangoda, che è il maggior centro di produzione di quelle colorate maschere demoniache presenti in Sri Lanka un po’ dappertutto. Queste maschere, originariamente, venivano indossate nelle cerimonie esorcistiche e nelle danze kolam.

Diverse persone credono ancora oggi che disturbi e malattie siano provocate dai demoni per cui la danza omonima è una vera e propria cerimonia esorcista o di guarigione che evoca i demoni responsabili e presenta loro delle offerte con la richiesta di lasciare in  pace la vittima. La tradizione invece fa risalire l’origine delle rappresentazioni drammatiche kolam a una mitica regina, Menikpala, che, durante la gravidanza, volle assistere ad una rappresentazione teatrale.

Ormai, purtroppo, entrambe queste manifestazioni vengono eseguite raramente per cui l’uso principale delle maschere è quello della vendita come souvenir ai turisti. Molti singalesi, tuttavia, appendono all’esterno della loro casa una maschera Gurulu Raksha, rappresentante un uccello mitico che si dice mangi demoni e serpenti.

Le maschere sono fatte di legno di balsa –la cui leggerezza le rende  più facilmente indossabili e per realizzare quelle più grandi, tra intaglio e pittura, sono necessari più di 40 giorni di lavoro.

L’artigiano che ha il merito di aver creato questo polo artigianale -Ariyapala Wijesurya- ha lasciato in eredità ai due figli la sua attività che comprende, oltre al laboratorio, anche un interessante museo in cui, oltre le pregiate maschere, sono esposte fotografie di danze kolam e di guarigioni (sunni yakuma).

Nella stessa cittadina risiede anche il più famoso artista di batik dello Sri Lanka, Dudley De Silva.

Sono andato a trovarlo, abita in una vecchia casa “storica” cui è annesso un piccolo laboratorio di batik.

L’arte dei batik ha origini indonesiane e fu introdotta in Sri Lanka dagli Olandesi: la tecnica prevede che il tessuto su cui è stato disegnato un soggetto venga immerso nel bagno di un colore per volta, mentre le parti da colorare con colori diversi sono ricoperte da uno strato di cera. Dudley ha 70 anni ed è stato più volte premiato in Asia quale maggior esponente della sua arte. Simpatico e ospitale, mi ha mostrato alcune delle opere premiate, mi ha detto di aver esposto in diverse città asiatiche e in particolare in Cina, ma di non aver mai messo piede né in Europa né negli USA.

I suoi disegni sono molto belli, in alcuni si è ispirato ai quadri di Picasso.

Una delle scene più caratteristiche dello Sri Lanka é offerta dai pescatori sui pali. E’ possibile assistervi in particolare in un tratto della costa sud tra Dalawela e Ahangama dove questi pescatori, accoccolati o in piedi su una piccola palafitta formata da un palo e una traversa piantati in acqua,

gettano le loro lenze sfruttando la marea che fluisce in direzione propizia e, grazie all’abbondanza di pesce presente, riescono a pescare anche a riva.

4 Comments

  • Mariano ha detto:

    Dai tuoi itinerari e dalle tue immagini sembra emergere una realtà autoctona ancora poco viziata dal turismo di massa. Sicuramente vi saranno itinerari nel paese più frequentati dai turisti, ma , immagino, che le tue scelte siano state guidate dalla ricerca di una dimensione più autentica del paese. Nel 78′ quando ci andai io il turismo era quasi del tutto assente e le tue foto mi hanno fatto rivivere in parte il senso di una tradizione che regge l’ impatto della modernità.

    • Emilio D'errico ha detto:

      In diversi siti del mio itinerario ho trovato pochissimi turisti e, in particolare nei luoghi di culto,c’erano molti Singalesi provenienti anche da città e villaggi più lontani. In sostanza il turista medio fa un tour di 8-10 giorni al massimo e in quei giorni è compreso anche il soggiorno mare, per cui sceglie 1 sito storico da visitare (in genere Kandy che, secondo me, è meno interessante di altri).In albergo, la sera, vedevo tavolate di gruppi di 20-30 (francesi, italiani, tedeschi etc..),ma durante il giorno non li avevo certamente incontrati. Solo nei due giorni in cui ho trascorso la mattinata in spiaggia ad una certa ora arrivavano in massa anche se molti di loro preferivano restare in una delle piscine adiacenti la stessa spiaggia!!!

  • Ibdeed angreat review with many details captured well.

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