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In attesa di partire mercoledì prossimo per il centro-America, in due giorni trascorsi in maremma  ho fatto una interessante “scoperta”: in fondo ad un campo in aperta campagna, a soli 2 Km da Magliano in Toscana, si trovano le rovine della bella chiesa romanico-lombarda di San Bruzio (San Tiburzio). Si tratta di uno dei più raffinati monumenti romanici della maremma- la canonica di San Tiburzio- fondata intorno all’anno 1000. La sua costruzione fu terminata verso la fine del XII secolo.

Originariamente la struttura della chiesa era a pianta a croce latina, mentre oggi della canonica, dopo secoli di abbandono, restano l’abside semicircolare e due parti del transetto oltre a tracce della cupola ottagonale.

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L‘abside è sormontato da una semicupola ed è decorato esternamente da motivi ad arcatelle cieche e lesene e presenta tre strette monofore simmetriche . Fra i motivi decorativi sono di particolare rilievo i capitelli di stile franco lombardo decorati con fogliame e teste antropomorfe. Le mura esterne della canonica, in particolare la parte dell’abside, sono finemente lavorate e arricchite da agili semi colonne unite da archetti. In alcuni particolari della struttura, per esempio nelle decorazioni dell’abside, nei capitelli e nella leggerezza della stessa struttura, si può cogliere l’inizio dello sviluppo di un gotico  primordiale. Negli scarsi resti è possibile ammirare sculture che lasciano immaginare come doveva essere l’aspetto della canonica al tempo del suo massimo splendore.