Degli oltre 60 milioni della popolazione del Gujarat, 36  vivono in villaggi. E’ nel villaggio che trascorrono la maggior parte della loro vita nonché i principali eventi che la segnano, e il matrimonio é uno di questi. Durante uno spostamento in auto, nell’attraversare un villaggio, ho visto un assembramento di persone che sembrava muoversi al ritmo di una musica amplificata a volume altissimo; peraltro occupavano anche buona parte della sede stradale senza che gli automobilisti di passaggio, abituati a ogni tipo di ostacolo improvviso, protestassero minimamente. Si trattava di un matrimonio e quella piccola folla accompagnava lo sposo verso la casa della sposa e lo faceva ( in particolare le donne agghindate per l’occasione) a ritmo di danza.

Lo sposo, dal canto suo, arrivava, con tanto di spada, su un cavallo anch’esso parato a festa.

L’intero villaggio sembrava partecipare all’evento e gli invitati ora si dirigevano decisamente verso il luogo dove la sposa attendeva.

Nel frattempo la sposa attendeva con le amiche più care in una stanza della casa addobbata per l’occasione. I parenti, con le donne rigidamente separate dagli uomini, si trovavano all’esterno.

A questo punto mi sono avvicinato alla casa ed ho chiesto a una giovane donna dov’era la sposa; la risposta é stata che lei era una sua cara amica e mi ha invitato ad entrare perché avrei potuto anche fotografarla.

La sposa è quella di sinistra, non ho capito perché l’altra è vestita in modo simile e non credo che il prode cavaliere le avrebbe sposate entrambe. Nell’immagine seguente invece la ragazza al centro é quella che mi ha consentito di entrare.

Nel frattempo era arrivato lo sposo, la cui espressione denotava maggiore tensione e preoccupazione rispetto alla futura moglie per un matrimonio che probabilmente era stato combinato come da tradizione.

La ressa aumentava ed era il caso di ringraziare, salutare e andare via anche se arrivavano gli ultimi ritardatari.