La Bhagavadgita è una parte (circa 700 versi) del poema epico Mahabharata dal contenuto religioso. Viene considerata dagli induisti un vero e proprio testo sacro, in particolare dai Visnuiti.
Ad Halvad, una cittadina del Gujarat di poco più di 24000 abitanti, sono stato spettatore di una manifestazione religiosa legata proprio alla Bhagavadgita.
La manifestazione si svolgeva in una grande sala gremita da un migliaio di partecipanti, prevalentemente donne, in un susseguirsi di interventi e letture sul tema religioso, di musiche e di canti. La sala era divisa in due settori, uno per le donne e uno per gli uomini; le donne, decisamente più numerose avevano occupato anche una parte dell’altro settore , restando tuttavia separate dagli uomini.
Proprio per la prevalente presenza femminile il colpo d’occhio era di una moltitudine dalle tinte vivaci, particolarmente ordinata, attenta e partecipante.
Sul palco un bramino faceva il suo intervento che veniva proiettato su due grandi schermi laterali.
Di tanto in tanto si interrompeva e intervenivano i musicisti ad una estremità del palco;
all’altra estremità un gruppo di studiosi consultava testi sacri.
Una donna passava tra il pubblico raccogliendo offerte in denaro ( analogamente a come in genere avviene nelle nostre chiese durante la Messa) .
Ho appreso poi dai giovani promotori che quello era il quinto giorno della manifestazione e che la stessa avrebbe avuto una durata di sette giorni. Ogni giorno era previsto il pasto per tutti i partecipanti. La durata di eventi di questo tipo può anche essere superiore: tutto dipende dal budget che la Comunità organizzatrice riesce a mettere insieme attraverso sponsors e autofinanziamento. Gli organizzatori appartengono tutti alla casta braminica, così come il ” guru” che stava parlando in quel momento nonché tutti gli altri relatori. Anche se a questi eventi possono intervenire membri di qualsiasi casta, di fatto circa il 70% dei partecipanti appartiene alle prime due caste ovvero a quella braminica e a quella degli kshatriya. Non é previsto alcun dibattito cui possa partecipare il pubblico. Le persone che intervengono, in particolare le donne, in considerazione dell’importanza dell’evento, esibiscono gli abiti e i gioielli delle grandi occasioni.
Essendo considerato un ospite ( probabilmente esotico dal loro punto di vista) da parte dei promotori, questi non mi hanno consentito di andar via prima di aver accettato di assaggiare almeno i dolci preparati ad hoc e prima di aver fatto una serie di selfie e di foto insieme a loro e alle rispettive famiglie.
Carissimo, mi auguro che al ritorno dal tuo viaggio tu possa trasferire al nostro gruppo di pagani un po’ di spiritualità indiana
Deve essere stato molto interessante…e i dolci erano buoni?
Bravo Emilio bellissime foto e presentazione interessante Vorrei chiederti chi e piccola persona che massaggia piede della dea?
Donata, non lo so; ma l’apsaras si sta preparando e truccando per cui il massaggio ai piedi potrebbe far parte del rituale