E’ sorprendente la qualità e la quantità di arte e di storia conservate nei borghi d’Italia. Bominaco è certamente un esempio eclatante. A circa 1000 metri di altitudine, in un ambiente magnifico, dominate dai ruderi di un castello si trovano le chiese di San Pellegrino e Santa Maria Assunta che nel X secolo facevano parte di un monastero legato a Farfa. Le due chiese, con le loro preziose opere, sono quasi intatte. Più in alto la chiesa di Santa Maria edificata tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII: basilica romanica con un semplice portale e un interno diviso in tre navate con colonne dagli elaborati capitelli scolpiti.

Molto bello l’ambone su quattro colonne dai ricchi capitelli e architravi ornati da foglie e animali.

Sulle pareti affreschi risalenti al XV secolo.

Le tre absidi con monofore appaiono allo stesso tempo imponenti ed eleganti

Più in basso l’oratorio di San Pellegrino, ricostruito nel 1263, una chiesa a pianta rettangolare che si  presenta con un semplice portico a tre arcate costruito successivamente. L’interno, dalla volta  a botte , ha le pareti completamente ricoperte da affreschi del XIII secolo opera di tre diversi artisti. Oltrepassando la soglia dell’oratorio, a causa della scarsa luce, non ci si rende conto della ricchezza e della bellezza degli affreschi; ma, appena azionata l’illuminazione, il colpo d’occhio è stupefacente e i dettagli pittorici lo sono ancor di più anche per la vividezza dei colori ben conservati e restaurati. Purtroppo non è consentito fotografare a meno di dotarsi preventivamente di un permesso specifico. La signora che faceva da guida custode mi ha consentito tuttavia di scattare le due foto che riporto.