Il fenomeno “street art” , in particolare negli ultimi anni, ha interessato anche il quartiere della Garbatella. Non si tratta, in questo caso, di iniziative finalizzate a contribuire al recupero e alla riqualificazione di zone particolarmente degradate, bensì di opere di artisti che hanno voluto esprimere le loro idee e raccontare storie, a volte spinti da specifiche occasioni o eventi. Nel marzo del 2020, l’VIII Municipio con la  quarta edizione di “Muri Sicuri ha  voluto ricordare i 100 anni del quartiere organizzando  manifestazioni e visite guidate e destinando i fondi ricavati a Prata d’Ansidonia, comune Abruzzese di circa 500 abitanti il cui patrimonio fu  particolarmente danneggiato dal terremoto del 2009.

Le manifestazioni previste per il 7 e l’8 marzo sono state in parte annullate a seguito del decreto per la pandemia, ma gli artisti hanno realizzato ugualmente i loro murales: Flavio Solo e Diamond hanno raffigurato in stile Liberty Clementina Eusebi, figlia dell’ostessa Maddalena Garbata da cui deriva il nome del quartiere. L’artista Venezuelano Gomez nella sua opera “Preghiera al tramonto” ha dipinto due grandi mani, una con un chiodo ai polsi a rappresentare il dolore, l’altra che porge dei fiori a simboleggiare la rinascita: la violenza distruttiva del terremoto viene superata dalla natura che rinasce a primavera con i boccioli bianchi.

Due grandi murales a poca distanza l’uno dall’altro: il primo di Greg Jager che celebra la Costituzione Italiana; in alto è riportato integralmente l’articolo 2 con il riconoscimento dei diritti inviolabili dell’uomo.

A pochi passi il murale di Sten e Lex  “Passaggio”, un’opera geometrica che richiama l’Optical Art, un’espressione artistica nata negli anni 60 del ‘900 tesa a produrre illusioni ottiche utilizzando soggetti astratti e sfumature di colore. Tra l’altro questo murale ha sostituito una realizzazione precedente degli stessi artisti raffigurante il calciatore Totti, opera che si era completamente rovinata e cancellata per effetto degli agenti atmosferici, ed è stato realizzato grazie ad una raccolta fondi dei residenti.

Vi sono poi diversi murales che rappresentano l’impegno sociale e politico dei loro autori. In piazza Bartolomeo Romano , Francesco Pogliaghi ha dipinto il volto di Enrico Mancini, partigiano assassinato alle Fosse Ardeatine nel marzo 1944.

Le pareti dell’edificio che ospita il  Centro Sociale “La Strada” sono interamente ricoperte con opere ispirate a lotta per la libertà o l’indipendenza del presente o del passato: Kurdistan, Irlanda del Nord, Palestina, Cuba….

L’artista Cileno Carlos Atoche ha recentemente dedicato un suo murales alle donne che hanno dovuto sostenere la loro battaglia contro un tumore al seno, battaglia che oggi, grazie anche alle campagne di prevenzione finanziate dalla Komen (associazione di volontariato che ha finanziato anche il murales) si può vincere: Atoche rappresenta una Venere che si prende cura di sé (“Una Venere per la prevenzione”).

Jerico Cabrera, artista cresciuto alla Garbatella,  ha realizzato “Supernova” , dove la materia cambia forma grazie all’energia: un orecchio diventa un fiore e il petalo si trasforma in cielo.

Nel quartiere vi sono diverse altre opere nate spontaneamente per mano di noti artisti sia italiani che stranieri.

E’ il caso di Christian Guemy (C215)  che ha dipinto numerose opere alla Garbatella.

Mentre l’artista conosciuto come Ex- Voto, con i suoi posters tra sacro e profano, ha dipinto una “ Madonna delle forme” che legge un libro di Albert Camus,

e una “ Divina Madre della resistenza”, nello spazio sociale  Casetta Rossa, dai tratti che sono un incrocio tra la Madonna e Che Guevara.

La street art non poteva infine dimenticare personaggi che hanno avuto un legame particolare con il quartiere. Nel dicembre 2020 viene inaugurato il murale di Leonardo Crudi “Ecchime” che riproduce Victor Cavallo (Vitolo), personaggio eclettico, attore , poeta e scrittore nato e vissuto alla Garbatella.

A lui l’associazione “ Casetta Rossa” ha dedicato  un sentiero urbano (segnalato come i sentieri di  montagna) tra i lotti popolari e le strade del quartiere con una targa all’inizio:” Qui inizia e qui ritorna il sentiero urbano Victor Cavallo, il sentiero percorre i lotti della Garbatella e attraversa i cortili, gli spazi verdi, i luoghi del quartiere dove è nato e cresciuto, giocando a pallone e corteggiando donne, Vittorio Vitolo in arte Cavallo, poeta sovversivo e ribelle, attore stalker e centrocampista anarcosorcosituazionista.”

Più recentemente, lo scorso giugno, è stato realizzato da Lucamaleonte un murale dedicato ad Alberto Sordi, ritratto nei panni del Marchese del Grillo. L’opera, inaugurata in occasione del 101mo compleanno di Sordi che visse da bambino nel quartiere, vuole ricordare il legame con la Garbatella celebrando l’attore che forse più di tutti ha incarnato la romanità.